Michael Jackson non trova pace: il processo sulla sua morte si è concluso con la condanna di Conrad Murray. Il medico, che gli avrebbe somministrato un dosaggio troppo alto di propofol, non è però l’unico a parlare del cantante, morto il 25 giugno del 2009.

Adesso, infatti, a dire la sua su Michael Jackson e, se vogliamo dirla in altri termini, a speculare sulla sua immagine, è il suo assistente personale Frank Cascio, con il libro “My Friend Michael: An Ordinary Friendship with an Extraordinary Man”. Nelle sue memorie, Cascio rivela che probabilmente l’artista abusava di propofol fin dal 1999.

La sua dipendenza è stata progressiva ed ha avuto inizio da un incidente sul set di uno spot pubblicitario nel 1984, quando ha iniziato ad assumere il Demerol come antidolorifico. Successivamente la dipendenza si è accresciuta e Frank pagava i medici per farsi prescrivere farmaci a suo nome, per non dare troppo nell’occhio. Nel 1999 Jackson è entrato in contatto con il propofol, dopo un brutto incidente a Monaco.

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Ultimo aggiornamento: Novembre 15, 2011