E l’inchiesta finì. Sei mesi dopo la morte di Michael Jackson, il dipartimento di polizia di Los Angeles ha concluso le indagini e nelle prossime settimane il caso passerà, come richiede la prassi, al procuratore distrettuale. Ma il dito puntato resta sempre e comunque contro il Dottor Conrad Murray.
Alla base dell’accusa risulterebbe la ‘grossolana negligenza‘ del medico che avrebbe curato Jackson in modo assai lontano dagli standard normalmente seguiti dai medici.
Intanto Miranda Sevcik, portavoce da Houston di Murray e del suo avvocato Edward Chernoff, fa sapere che il medico non ha alcun commento da fare se non ripetere di non aver somministrato o prescritto terapie nocive al Re del Pop. Ma và? La telenovela dunque continua.
