Michael Jackson: il memoriale di J. Randy Taraborrelli (quarta parte)

La morte improvvisa di Michael Jackson ha lasciato, tra le varie questioni irrisolte, anche molti dubbi circa il futuro dei suoi tre figli amatissimi. J. Randy Taraborrelli racconta nel suo lungo memoriale:

Michael era un papà amorevole e i suoi bambini, Prince Michael I, Paris e Prince Michael II sono incredibilmente belli ed ediucati. Nei loro occhi, lui non era Jacko o altro, era solo il loro papà.
Michael era sempre molto gentile con loro, pronto per qualsiasi necessità, non voleva che soffrissero come era accaduto a lui da piccolo. I primi due figli li ha avuti da Debbie Rowe, un’infermiera del suo dermatologo che conosceva da anni. I due erano amici e quando il suo matrimonio con Lisa Marie Presley ha cominciato a essere in crisi anche perché non arrivavano bambini, Michael disse ‘Se non sarà con Lisa, avrò i miei figli da Debbie’. Cosi, nel novembre del 1996 si sposarono. Prince nacque nel febbraio del 1997, Paris nell’aprile del 1998. Poi i due divorziarono e Michael ebbe Blanket da una donatrice anonima.

La paura di Michael? Quella di non essere in grado di seguire i suoi figli.

Le persone non riescono a capire come mai Michael assumesse così tanti farmaci. Lui viveva nel dolore cronico, 24 h su 24, 7 giorni su 7. Tra le cause, i vari interventi chirurgici, l’incidente sul set della Pepsi. Una volta disse ‘Soffro molto e la mia famiglia sta cercando di non farmi prendere più nessuna droga, ma se lo faccio sarò morto. Nessuno mi capisce. Ho bisogno di essere qui per i miei figli. Non ho altre soluzioni’.

E un triste pensiero.

Michael ora non c’è più e so che non avrebbe voluto tutto questo. Avrebbe voluto vedere i suoi bambini crescere a vederli avere dei figli a loro volta. Michael avrebbe voluto esibirsi a Londra questa estate. Avrebbe voluto riappropriarsi del suo trono in quanto Re del Pop. Michael avrebbe voluto continuare a vivere.