Ah, ma che bel regalo di Natale ci fa l’Fbi. La polizia federale americana, che indagò sul conto di Michael Jackson in due casi di pedofilia, a undici anni di distanza rende note ben 333 pagine di documenti.
E così si scopre che nel luglio 1992, Jackson fu vittima di minacce di morte da parte di un uomo ossessionato dal desiderio di uccidere anche l’allora presidente George W. Bush. Poi, nel 2003, si chiese il coinvolgimento dell’Fbi temendo che Michael fosse ormai diventato un bersaglio soft per terroristi a causa della vasta copertura mediatica mondiale. Ma l’ok non ci fu.
Il primo episodio, dunque, risale al settembre 1993: un documento di allora rivela addirittura l’esistenza di un’inchiesta su Jackson ‘concernente il trasporto di un minore attraverso confini statali’. Anno 2004, secondo caso (poi chiuso per mancanza di collaborazione dei testimoni).
Anno 2009: Jackson non c’è più. E la pace che ha sempre cercato, stenta ancora ad arrivare.