Ancora novità sul caso Jackson – Murray. L’esperto di anestesia Paul White ha affermato in tribunale ieri 28.10.11 che Michael Jackson probabilmente ha causato la propria morte, iniettandosi del Propofol.

Il testimone della difesa Paul White nel processo per omicidio preterintenzionale del Dr. Conrad Murray ha direttamente contestato la testimonianza dell’accusa principale del medico Dr. Steven Shafer.

Shafer aveva detto alla giuria che a suo parere l’unica spiegazione plausibile per la morte di Jackson il 29 25 giugno 2009, era che Murray gli aveva somministrato il Propofol.

L’avvocato della difesa Michael Flanagan ha chiesto a White:

Pensate che è stata l’auto-iniezione di Propofol … tra 11,30 e 12? Ad aver causato la morte di Jackson?

Più tardi nella sua testimonianza, White ha anche confermato una teoria ossia che il cantante abbia ingerito pillole e sedativi lorazepam che in combinazione con il Propofol ha creato una “tempesta perfetta” di sostanze che lo ha ucciso.

White ha detto: “Il fatto che ci sia anche una piccola quantità di lorazepam libero è coerente con la teoria che ha preso il lorazepam per via orale.”

White ha sostenuto inoltre che il livello di Propofol trovato nelle urine di Jackson alla sua autopsia è stata coerente con la sua opinione, ossia che la leggenda del pop ha preso il farmaco da solo.

Durante la sua testimonianza per l’accusa, Shafer ha sostenuto i livelli ematici di Propofol nel sistema di Jackson non supportano la difesa con la teoria dell’auto-iniezione.

Per ora Murray nega che sia colpevole di omicidio colposo e rischia fino a quattro anni di carcere.

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Ultimo aggiornamento: Giugno 6, 2012