Emergono sempre più dettagli sulla vita di Michael Jackson, il re del pop scomparso nel 2009 non riesce ancora a riposare in pace.
Pochi giorni fa ha preso il via il processo intentato da Katherine Jackson ai danni della AEG Live, con la richiesta di un risarcimento di quaranta milioni di dollari ai promoter del tour del cantante, This is it. Da lì fu tratto un film, ma Michael Jackson purtroppo è scomparso prima di poter realizzare il suo ambizioso progetto. Per la sua morte, causata da un quantitativo eccessivo di anestetici, è finito in carcere il dottor Conrad Murray. Per l’accusa non è sufficiente la condanna del medico che somministrò i medicinali a Jackson, ma deve pagare anche la AEG Live, responsabile di averlo assunto.
Proprio durante questo nuovo processo sono emersi nuovi dettagli dall’autopsia di Michael Jackson, che confermano che il cantante avesse avuto gravi problemi di vitiligine. Alcune parti della pelle del cantante erano più scure di altre, a quanto pare si era fatto tatuare le labbra di rosa e le sopracciglia di nero, così come il cuoio capelluto, per nascondere i difetti generati dalla malattia.
Il dettaglio più inquietante dell’intero processo è che è stato stabilito che Michael Jackson, scomparso all’età di 50 anni, godeva di ottima salute, contrariamente a quanto è sempre stato detto. Se Katherine Jackson dovesse riuscire nell’intento, otterrà un succoso risarcimento, il giudice lo calcolerebbe sommando gli anni di vita che sono stati “rubati” all’artista se non fosse stato in cura presso il dottor Murray. La donna ha sempre speculato sui figli, soprattutto su Michael Jackson, sia prima che dopo la sua morte.
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