Per molti sarà solo l’ennesimo tentativo di speculazione. Ed ecco che accanto al nome di Michael Jackson riappare la parola ‘pedofilo’. Ad accusarlo parlando di abusi durati sette anni è Wade Robson, all’epoca dei fatti bambino prodigio del mondo della danza.
Oggi affermato coreografo, c’è da dire che Wade – durante il processo sui presunti abusi di Jackson a un ragazzino di 13 anni nel 2005 – aveva negato qualsiasi forma di violenza sessuale. E adesso? A quattro anni dalla morte del cantante Robson cambia versione:
Questo non è un caso di ricordi repressi, non ho mai scordato per un attimo cosa mi ha fatto Michael, ma prima ero completamente incapace psicologicamente ed emotivamente di capire che si trattava di molestie sessuali. Ora l’avere a mia volta un bimbo di due anni mi ha fatto prendere coscienza.
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Il lavaggio del cervello gliel’ha fatto forse l’AEG o forse qualcuno come il procuratore Sneddon, molto abile, con i suoi simili ad alterare prove e convincere persone della colpevolezza di Jackson, al procuratore venne probabilmente una sincope quando Michael Jackson fu assolto, certa gente non si perde d’animo quando vuole infangare, a tutti i costi, i suoi simili, occorre però aggiungere che il ragazzo accusatore, grande amico da sempre, del cantante, da qualche tempo ha problemi mentali non risolti e bisogno di soldi…