Marco Mengoni non riesce proprio a darsi pace per l’esclusione di Morgan dal prossimo Festival di Sanremo, ben sapendo di aver perso un sostegno morale nella kermesse musicale italiana di maggior spicco.
Il vincitore di X-Factor sarà tra le stelle della manifestazione, mentre la sua “guida” dovrà accontentarsi di guardare lo spettacolo da casa, magari tifando proprio per Marco, visto il rapporto che si era creato nel talent di Rai2. Il giovane cantante ricorda così i momenti passati accanto all’illustre escluso:
Quando ero arrabbiato lo chiamavo Morgan, quando non lo ero, Marco. Con lui avevo un bel rapporto, anche un po’ conflittuale. Ma era quella conflittualità che fa crescere, un confrontarsi tra due mondi diversi, perché ognuno fa le sue esperienze. Io ho preso da lui e lui ha preso da me.
Riguardo alla vicenda incriminata, poi, Mengoni si trova in imbarazzo ed ammette:
Parto dalla premessa che non sono mai stato abituato a giudicare gli artisti per la loro vita personale, ho sempre separato le due cose. Morgan mi ha fatto da cicerone, da mentore. Non so bene come siano andate le cose, non ho avuto tempo di leggere i giornali.
Un bel modo per non immischiarsi nel caos creato dal suo mentore, come lo chiama lui (hai visto mai che cacciano via anche l’allievo per aver perorato la causa del maestro?). E poi:
Sarebbe stato divertente rivedersi al Festival. Non so se i provvedimenti presi nei suoi confronti siano giusti o meno, ma sicuramente tutti questi artisti sono stati scelti per un motivo di completezza. Con l’assenza di Morgan viene a mancare una piccola parte. Non ho sentito il suo pezzo, ma avrebbe dato il suo. Morgan avrebbe portato Morgan.
E invece Marco Mengoni porterà Marco Mengoni, mentre Morgan se ne starà in poltrona a piangere sul latte versato.