Marco Carta ha avuto un passato tremendo. Per chi non lo sapesse: il padre non è mai stato con loro, ha lasciato lui e il fratello quando erano piccolissimi. Lui è morto in un’incidente mentre lei si è ammalata di cancro. Tutto questo è avvenuto nel giro di pochi anni, quando lui ne aveva tra gli 8 e i 10.
Cresciuto come, quindi? Grazie all’aiuto della zia, dello zio e della nonna. Una storia tragica e molto sfortunata per marco, che secondo quanto dichiarato oggi a Metro si è tradotto in un bagaglio umano importante per la sua arte, il canto.
La domanda è stata: l’infanzia difficile e la perdita dei genitori quando era un bimbo quanto hanno segnato la sua strada professionale? Ecco la sua risposta a Metro di oggi:
Tantissimo, credo. Ho cercato e trovato nelle canzoni lo sfogo alle mie sofferenze: avevo appena cinque anni e già cantavo… Se avessi avuto tutto, un’infanzia felice, una vita facile, probabilmente, non avrei avuto la grinta che ho e che mi ha dato il successo, tra le lacrime.
Immagino che anche i detrattori del cantante sardo, di fronte a queste parole, debbano fare un passetto indietro. Massimo rispetto e grande onore a Marco Carta, quantomeno dal profilo personale.