Malika Ayane alla riscossa. Scommettono su di lei, ed è già una stella. Mata a Milano nel 1984, da papà marocchino e mamma italiana, ha una voce arancione scuro che sa di spezia amara (parola di Paolo Conte). Oggi il Corriere della Sera pubblica una signora intervista alla bella Malika…
milanesissima… e si capisce dall’accento
Si definisce un incrocio di culture, perché italo-marocchina. Si chiama come la nonna – che ora vive in Piemonte. Malika, in Marocco, vuol dire regina.
Ama Caterina Caselli, che l’ha scoperta (e che ha scoperto anche Andrea Bocelli, Avion Travel, Elisa, Gazosa, Gerardina Trovato, Negramaro, Pierangelo Bertoli, tanto per citarne alcuni). La Caselli le ha anche prodotto un cd con la sua etichetta Sugar. La giovane cantante partirà a febbraio alla conquista del palco dell’Ariston, come nuova proposta al Festival di Sanremo.
Il suo sogno era proprio questo: fare la cantante. Non disdegna il ruolo dell’interprete, e cita grandi nomi (troppo grandi, forse?) come Billie Holiday, Edith Piaf, Janis Joplin. L’intervista, comunque, appare pervasa da una certa modestia, condita di milanesità.
Ha fatto parte del coro delle voci bianche della Scala, dove è rimasta fino a 17 anni. Alla Scala ha anche lavorato al bar come cameriera. Una chicca: ha avuto una figlia quando aveva soltanto 21 anni.Un episodio che non l’ha, comunque, distolta dai suoi obiettivi.
Io che sono una persona dispersiva con mia figlia ho imparato a concentrare le mie energie. Però non sono sola, il mio compagno mi aiuta parecchio
Insomma: la sfida giovane di Sanremo sembra essere aperta: tra Malika e Marco Carta, star di Amici, che può contare sull’amore dei teenager.