Anche Madonna rientra tra le donne che vennero molestate da Harvey Weinstein, ma come lei stessa ci tiene a sottolineare non festeggia la sua rovina, sicura che fare diversamente potrebbe poi in qualche modo ritorcersi contro di lei.
Non che qualcuno la stia minacciando: è più un caso di coscienza o di karma che dir si voglia. La confessione in tal senso è stata fatta dalla cantante direttamente al “New York Times” riferendosi a fatti accaduti nel 1991, durante la distribuzione del suo documentario “Truth or Dare”. Madonna ha sottolineato di essere contenta che l’uomo stia pagando per quello che ha fatto a molte donne, ma che nonostante le molestie subite, pensa che non sia comunque giusto brindare alla sua rovina. Ha dichiarato:
Harvey passò il limite con me. Fu incredibilmente provocatorio ed esplicito a livello sessuale con me, quando lavorammo insieme. All’epoca era sposato e di certo io non ero interessata. Sapevo che faceva lo stesso con un sacco di altre donne. Tutti pensavano che lo potesse fare perché era molto potente. [Quando è scoppiato il caso delle molestie ad Hollywood] pensai “Finalmente!”. Ma non ho fatto i salti di gioia, perché non ho mai brindato alla rovina di nessuno. Non penso che sia buono per il karma, in ogni caso.
Non è mancata però una critica post pubblicazione allo stesso giornale, accusato dalla Ciccone di averla ritratta in modo sessista. Ha scritto infatti su Instagram:
La giornalista che ha scritto l’articolo, ha passato ore, giorni e mesi con me ed è stata invitata in un mondo al quale molte persone non hanno accesso ma ha scelto di focalizzarsi su aspetti triviali e superficiali come l’etnia della mia controfigura o la stoffa delle mie tende, e con commenti senza fine sulla mia età. Mi dispiace aver passato anche solo cinque minuti con lei. Mi sono sentita stuprata. E mi permetto di usare questa analogia perché sono stata violentata all’età di 19 anni.