Michael Jackson

È più che evidente: i genitori di Michael Jackson vogliono vederci chiaro in tutta questa situazione. Tra investigatori privati e contratto alla mano che Michael aveva sottoscritto con la AEG, ora la famiglia chiederebbe una nuova autopsia. La terza. La notizia arriva dal New York Post che mette in testa all’azione legale la madre del cantante, Katherine Jackson. Ma i dottori, a dirla tutta, sono perplessi, come ha spiegato il medico legale Cyril Wecht, tra i migliori degli Stati Uniti:

Effettuare una terza autopsia non ha alcun senso. Nel corpo non ci sono più fluidi: niente urina, sangue, bile. Non è possibile estrapolare altre informazioni.

Intanto viene portata avanti la strada dell’omicidio colposo basato su un atto di negligenza. Tutto parte dai test medici a cui Jackson fu sottoposto per comprovare il suo perfetto stato di salute in vista del contratto londinese. Esami che, a quanto pare, potrebbero essere stati truccati.


Una fonte ha infatti raccontato che in molti rimasero stupiti dai risultati straordinari e, scherzando, si chiesero se quei dati non appartenessero in realtà a un’astronauta della NASA piuttosto che al cantante mal ridotto.

Nei documenti, tra l’altro, nessun accenno ai vari problemi risaputi di Michael come le ustioni subite più di vent’anni prima al cuoio capelluto o le innumerevoli operazioni di chirurgia plastica. Ora i referti del Dr Slavit sono al centro di una faida milionaria fra i promotori dell’AEG – quelli del tour, per intenderci – e degli assicuratori della Robertson Taylor. Basti pensare che dopo aver ricevuto i risultati degli esami, gli assicuratori londinesi disposero un check-up su Jackson da effettuare con un proprio medico prima di firmare il contratto con la AEG. Ma il cantante, a quell’incontro, non si presentò mai.

I capi dell’assicurazione allora firmarono un numero iniziale di concerti che sarebbero stati comunque subordinati ad un controllo obbligatorio del cantante una volta giunto a Londra. Ma il suo ultimo viaggio, lo sappiamo, è stato poi verso ben altra destinazione.