Michael Jackson

Alla fine l’intento di nonna Katherine è naufragato. Secondo una fonte molto vicina alla famiglia Jackson, sembra che sia ormai certa la decisione di non iscrivere i tre figli di Michael alla scuola di Buckley – già frequentata dai figli del fratello Tito – affinché i tre ragazzi possano continuare a essere seguiti in casa dagli stessi tutori che avevano quando erano sotto la supervisione del papà. L’unica differenza sta nella casa. Ora Paris, Prince Michael e Blanket vivono infatti a casa dei nonni, a Encino, e non più a Holmby Hills.

Da quanto si apprende, la famiglia di Michael starebbe facendo il possibile per ricreare tra le quattro mura domestiche l’ambiente di una scuola normale, a tal punto da costruire un campo da pallavolo e un’area apposita per l’ora di pranzo.

Intanto i fratelli non smettono di ricordare – chi più chi meno – il povero Michael.


Jermaine, l’artefice del tributo a Vienna tanto criticato, ha raccontato pochi giorni fa:

Sono così triste di aver perso un fratello meraviglioso a me molto, molto caro. Sto ancora soffrendo, sto ancora cercando di trovare una conclusione in me stesso. Come famiglia stiamo raccogliendo i pezzi per andare avanti. E abbiamo anche realizzato che Michael non ci apparteneva più lui apparteneva al mondo.

A parlare poi è arrivata anche Janet, la sorella a cui probabilmente Michael era più legato. La cantante ha rilasciato la sua prima intervista dalla morte del fratello al magazine Harper’s Bazaar.

Me la sto cavando bene. Ma è davvero difficile credere che Michael sia morto. L’ho visto l’ultima volta lo scorso 14 maggio ad una riunione di famiglia in un ristorante tahilandese. Ci divertimmo così tanto quel giorno. Lui piangeva dalle risate.

E un accenno ai nipoti:

Sono così orgogliosa di loro. Sono così intelligenti. Al momento sono insieme a tutti i loro cugini, è di questo amore familiare che hanno bisogno per andare avanti.

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Ultimo aggiornamento: Settembre 10, 2009