La famiglia di Michael Jackson intervistata da Oprah Winfrey

Foto: AP/LaPresse

Un’intervista alla famiglia più chiacchierata di tutti i tempi – quella di Michael Jackson, figli compresi – presso il giardino della loro villa in California, e una puntata del “The Oprah Winfrey Show”. Cosa volere di più?

E via allora alle curiosità. Prince, 13 anni, ha raccontato di quando lui e il padre andavano a passeggiare sulla spiaggia, al mattino presto, bevendo Coca-Cola e sgranocchiando snack vari. Paris, 12 anni, ha raccontato invece che Michael a portava a visitare i musei d’arte e che era un grandissimo cuoco.

Credo nessuno abbia capito che era un buon padre. Era un padre normale, eccetto per il fatto di essere il migliore. Cucinava i migliori french toast del mondo. Preparava le migliori colazioni.

Riguardo alle maschere e ai veli con i quali erano spesso constretti a corpriris, Paris ha confermato che non erano il massimo della comodità ma permetteva loro di poter andare liberamente in giro senza che nessuno li riconoscesse.

Ha provato a tenerci lontani dal personaggio che erano intorno a noi, ed è andata così bene.

E mentre mamma Katherine ha rivelato ad Oprah la dipendenza in fondo nota del figlio per la chirurgia estetica, ha confessato anche di aver chiesto al medico di Michael di fingere di operarlo se gli fosse arrivata la richiesta di un ennesimo ritocco. A sentire Katherine, Michael era convinto di essere brutto da ragazzo e un giorno si convinse che doveva cominciare a migliorarsi partendo dal naso. Ma intervento dopo intervento, questo continuava a rimpicciolirsi sempre più fino a sembrare, “in un’occasione, come uno stuzzicadenti”.

Ciliegina sulla torta: papà Joe – dopo le prime resistenze – ha ammesso ancora una volta di aver picchiato Michael da piccolo con una cinghia o qualcosa di simile quando faceva qualcosa di sbagliato.

Lo facevo per tenerlo fuori dai problemi.

Si vergogni.

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