Il mix di farmaci che ha ucciso Michael Jackson

Speravamo di conoscere sin da oggi i risultati dell’esame autoptico effettuato sul corpo di Michael Jackson nelle ore successive alla morte. E invece ci toccherà attendere almeno 4 o 6 settimane prima di conoscere la verità, come ha riferito il portavoce del medico incaricato dell’ingrato compito.

Per ora l’unica certezza è che Jacko non è morto per un trauma esterno dovuto, ad esempio ad un colpo o ad una caduta, non essendo stati riscontrati ematomi o ecchimosi sul cadavere. L’esclusione di traumi, però, non fa luce sulle cause della morte e, in attesa di ulteriori esami tossicologici, dobbiamo accontentarci delle ipotesi lanciate questa mattina dall’autorevole Sun, che parla di un mix fatale di ben otto farmaci!

L’indiziato numero uno è l’ormai famigerato Demerol, un antidolorifico simile alla morfina che Michael si sarebbe fatto iniettare poco prima del collasso. Oltre a questo, il cantante assumeva regolarmente il Dilaudid, mentre il Vicodin era da poco entrato a far parte “della lista della spesa”. Già un mix di questi tre farmaci potrebbe creare guai irrimediabili nel corpo di chiunque, ma a quanto pare non erano i soli a comparire nell’armadietto dei medicinali.

A completare la lista troviamo il Soma (rilassante dei muscoli), lo Xanas (antidepressivo), lo Zoloft ed il Paxil (ansiolitici) ed il Prilosec (per combattere i bruciori di stomaco). Non è detto che Michael abbia assunto contemporaneamente tutti i farmaci, ma è chiaro che già il mix di tre, quattro o cinque di essi potrebbe essergli stato fatale.

Intanto gli amici più cari di Jacko continuano ad insistere sull’ipotesi di “eccesso di allenamento”, vista l’imminenza del tour londinese e la volontà del cantante di presentarsi al meglio della forma fisica. Ma di fronte alla lista fornita dal Sun è difficile credere che possa esserci un’ipotesi più credibile di quella di un cocktail letale.