C’era grande attesa per l’apertura del testamento di Michael Jackson, sebbene qualche indiscrezione fosse già trapelata nei giorni scorsi. Quello che sembrava più interessare l’opinione pubblica era la questione legata all’eredità del cantante, ma anche la sorte toccata ai tre figli nel caso di fine prematura.
Ebbene, ora abbiamo qualche risposta, dopo la deposizione dell’atto testamentario presso la Los Angeles County Superior Court, avvenuta proprio qualche ora fa. Prince, Paris e Prince Michael, detto Blanket, saranno affidati alla nonna paterna vita natural durante o almeno finché la signora Jackson sarà in grado di provvedere alla loro crescita. Dopodiché, per volere di Michael, passeranno sotto la tutela di Diana Ross, legata al cantante da una profonda e duratura amicizia.
Il documento è contenuto in appena cinque pagine e pare sia stato dettato nel 2002, anno di nascita del terzogenito. Il testamento stabilisce che l’intero impero di Michael Jackson sia affidato al Michael Jackson Family Trust, amministrato dagli esecutori testamentari, ovvero l’avvocato John Branca, John McClain e Barry Siegel.
In ogni caso i beneficiari sono i figli, la madre del cantante ed alcune organizzazioni di beneficienza non citate. Neanche un dollaro di eredità, invece, per la donna che lo ha reso padre, mettendo a disposizione il proprio utero:
Ho intenzionalmente omesso di provvedere alla mia ex moglie, Deborah Rowe Jackson.
Il padre Joe non viene nemmeno nominato, al contario di quanto sostenevano alcuni media, secondo i quali sarebbe stato escluso dal testamento per i cattivi rapporti con il figlio.
Ma cosa ereditano i Jackson’s Kids? Intanto 500 milioni di dollari in debiti, pagati i quali, però, potranno godere di una fortuna senza limiti, derivante dai diritti sulle canzoni pubblicate, da quelli sulle canconi inedite e da una parte dei diritti sulle canzoni dei Beatles che papà Micheal acquistò tempo fa. Lui non tornerà indietro, ma almeno ha provveduto a sistemare la prole.
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