Deve essere una bella fortuna sposare un miliardario. Lo è ancor di più divorziare dopo qualche anno di matrimonio, sperando così di sistemarsi per la vita e di vivere di rendita.

Lo sa bene Heather Mills, che recentemente ha ottenuto un risarcimento di 8 milioni di euro per ogni anno passato accanto a Paul McCartney, anche se le sue richieste iniziali erano di gran lunga superiori alla cifra ottenuta. L’ex modella infatti sperava di ottenere 250 milioni di dollari da Paul, giustificando la richiesta con tutta una serie di spese da affrontare, ritenute “esagerate” in sede di dibattimento.

Un esempio? 60.000 dollari l’anno per dedicarsi al suo sport preferito, l’equitazione, estremamente “necessario” per la sua salute fisica. Peccato che i difensori di Paul siano riusciti dimostrare che la Mills non sale più a cavallo da alcuni anni! E che dire degli 80.000 dollari che chiedeva per pagare il suo consumo annuale di vino? Niente da fare: da un po’ di tempo a questa parte sembra che sia diventata astemia. Astemia e bugiarda!


Ma non è finita. Secondo quanto testimoniato durante il processo, Heather arrivava a guadagnare fino a 500.000 dollari a settimana prima del matrimonio, ai quali ha dovuto rinunciare perché, a suo dire, Paul non sopportava che lei lavorasse. Niente di più falso: dai movimenti bancari prima delle nozze, risulta che la ex signora McCartney guadagnava 84.000 dollari l’anno.

E ancora. Ad inizio processo la Mills aveva dichiarato che il suo potenziale di guadagno annuale era pari a zero, mentre gli avvocati del marito sono riusciti a dimostrare che con la sola partecipazione a Dancing with the Star ha accumulato 220.000 dollari.

L’unica verità uscita dalla bocca della ex modella sembra essere quella relativa alle sue spese per l’abbigliamento (250.000 dollari) e per pagare le guardie del corpo (1,08 milioni di dollari l’anno, nemmeno fosse un capo di stato!). Ma anche qui il buon Paul ha avuto da obiettare, sostenendo che la ex moglie non ha alcuna necessità di essere protetta per 24 ore al giorno e che lui ha sempre vissuto senza scorta, tranne che negli anni del matrimonio con la Mills.

Inoltre la presenza continua dei bodyguards non gioverebbe alla normale crescita della piccola Beatrice:

Non è salutare per una bambina avere delle guardie di sicurezza 24 al giorno, 7 giorni alla settimana. Viene esclusa dai suoi coetanei e diventa oggetto di curiosità e, a volte, di scherno. Bambini così vivono in gabbie dorate. Non è questo che voglio per mia figlia. Ha bisogno che la sua infanzia sia il più normale possibile e circondarla costantemente di guardie non è il modo di ottenerla.

Come a dire: i soldi per la sicurezza te li puoi scordare! Ma l’elenco delle esagerazioni non è ancora finito. Pensate che ha avuto il coraggio di chiedere 1,25 milioni l’anno per mantenere i suoi impegni benefici, salvo poi ammettere che 985.000 dollari di quella cifra sarebbero serviti per spostarsi in elicottero e jet privato tra un evento e l’altro. Spese assolutamente necessarie, insomma!

Per fortuna, però, il giudice Hugh Bennett non si è lasciato intenerire, scrivendo nel verdetto le sue considerazioni sul caso:

L’atteggiamento della Mills dimostra che si sente in diritto a tempo indeterminato, se non addirittura per il resto della sua vita, di vivere con lo stesso tenore di vita di McCartney e di essere mantenuta nello stesso stile di vita a cui si era abituata durante gli anni di matrimonio.

E invece, a quanto pare, dovrà accontentarsi di un’esistenza un po’ più modesta. A meno che non decida di rimettersi a lavorare!