Ospite del sesto appuntamento di Storie di donne, il programma estivo in seconda serata di Canale 5, che dà voce all’universo femminile attraverso racconti esclusivi, Anna Oxa ha raccontato il suo rapporto con la sua spiritualità:
Mi sono domandata cos’era questa morte, cos’è la vita, chi siamo, e ho trasformato tutto quello che ho vissuto fino ad oggi. Un essere come me che vuole capire, può portare il resto a definirti pazza. La spiritualità non è incrociare le gambe, mettersi lì in silenzio o raccogliersi. La spiritualità è la quotidianità, le nostre azioni, è il nostro porci agli altri e verso noi stessi, tante volte manchiamo prima verso di noi.
La cantante albanese, inoltre, ha ricordato la mancanza del padre, perso all’età di 8 anni, del malessere vissuto a partire da sua madre:
Il suo dolore si è trasferito dentro di me, ho vissuto le sue problematiche, quelle dei miei fratelli per poi scoprire che anche mio padre aveva un lato fragile. Cercavo sempre mio padre negli altri. Sono stata anche io una mamma apprensiva poi sono diventata una guida nei miei compagni ho cercato tutto quello che era mancante in me all’esterno, quando invece ho capito che era già tutto in me e che dovevo solo imparare a capire e conoscere cosa accade, non ho più avuto questi problemi.