A quasi due anni dalla sua morte, il fratello di Amy Winehouse parla di una morte non avvenuta per abuso di alcol o droghe, ma per bulimia. Questa l’affermazione di Alex Winehouse, il fratello della cantante scomparsa a Londra il 23 luglio 2011 a soli 27 anni.
Alla rivista Observer il giovane ha raccontato:
Amy soffriva di una bulimia molto brutta. Non è una rivelazione, bastava guardarla per capirlo. Alla fine sarebbe morta, ma ciò che realmente l’ha uccisa è stata la bulimia, assolutamente terribile. L’ha lasciata più debole e vulnerabile. Se non avesse avuto un disturbo alimentare sarebbe stata fisicamente più forte. Molte delle sue amicizie lo facevano, si caricavano di cibo e poi vomitavano. Loro poi hanno smesso di farlo, ma Amy non si è mai veramente fermata. Lo sapevamo tutti che lo faceva, ma era quasi impossibile affrontare il problema.
E come è andata a finire lo sappiamo…
Photo Credits | Getty Images