Sempre peggio. Amy Winehouse ha tentato sì di proporre una immagine glamour e, per questo motivo, si è affidata ai fotografi della rivista Harper’s Bazaar. Anzi, a uno d’eccezione che solitamente si occupa di cantare: Bryan Adams.
Dichiarazioni strampalate – “Se morissi domani, vorrei essere felice. Ma sbrighiamoci con questo set che è come un prelievo di sangue che dura da tre ore!” – e poi, tra una sessione e un’altra, ecco la Winehouse andare un po’ oltre, stappare una bottiglia di vino e iniziare a bere specificando:
Ehi non sono una rockstar alcolizzata, sia chiaro.
Sì sì, come no.