Da due anni, ormai, Amy Winehouse è una presenza fissa sulle pagine di Starlettime. Perché la vogliamo bene, penserete voi. Perché ne combina una dietro l’altra, vi diciamo noi. E nel 2009 appena terminato, ce ne ha regalate di tutti i colori.
A partire dalla lunga permanenza ai Caraibi durante la quale, per la maggior parte delle ore, era ubriaca. L’abbiamo vista camminare a carponi e pregare i clienti del ristorante del resort in cui era ospite di passarle un drink, dopo che i camerieri si sono rifiutati di darle da bere. E distruggere la camera d’hotel dopo aver trascorso un’intera serata a bere quantità esagerate di rum.
Poi un litigio in aereo, l’aggressione nuda e cruda a una fan, e le lamentele dei vicini di casa, primo fra tutti Robbie Keane, calciatore irlandese del Tottenham che aveva preso casa a Barnet per trovare tranquillità in attesa della nascita del primo figlio. Senza considerare il ciclone Winehouse dietro l’angolo.
E poi i continui ricoveri – per abuso di alcool o medicinali – e il divorzo dal marito Blake Fielder-Civil. Per poi pentirsene poco dopo. Tanto che, da quel momento, la coppia non ha fatto che cercarsi, allontanarsi, riavvicinarsi e far pensare addirittura a nuove nozze. Per la disperazione dei genitori di lei.
Poi c’è stata l’Amy posseduta, quella che ha incontrato lungo la via dei Caraibi uno sciamano, Peter Cletus Hippolyte, e l’Amy che si è regalata due tette nuove, nonostante il suo conto piangesse già da un po’. Un intervento ben riuscito tanto che la Winehouse ha voluto mostrare il risultato in giro. Da qui, la decisione di possibili nuove operazioni: tra queste, ingrandire ancora il seno, mettere delle protesi al sedere e rifarsi il naso. Peccato che per il lifting al cervello – quello di cui avrebbe realmente bisogno – non sia ancora realtà.