Succede anche questo. Che un cittadino di Londra si veda recapitare presso la propria abitazione una missiva. All’interno un rapporto confidenziale sulla morte di Amy Winehouse.
La spiegazione sta tutta in un errore visto che il rapporto doveva essere recapitato alla famiglia dell’artista. In merito è stata dunque aperta un’inchiesta per scoprire quali siano state le circostanze che hanno portato ad un simile sbaglio.
Secondo quanto riferisce la Bbc, gli esami tossicologici non avrebbero comunque rilevato alcuna sostanza illegale nell’organismo della cantante al momento della sua morte.
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