A due anni di distanza dalla morte di Michael Jackson, il mondo continua a sentire la sua mancanza e non solo come re del pop, ma anche come fonte di innumerevoli pettegolezzi. La popstar continua a non poter riposare in pace visto che, puntualmente, qualcuno si ritrova a parlare di lui.

Stavolta è il turno di Aaron Carter, fratello minore dell’ex Backstreet Boy Nick Carter, diventato famoso quando era ancora molto piccolo ed una delle tante giovani star che sono state alla corte del re del pop. Il racconto che Aaron ha svelato a Ok Magazine è leggermente raccapricciante e riapre il caso sulla pedofilia, per il quale più volte Michael Jackson è stato accusato.

L’ex bambino prodigio ha deciso che era tempo di vuotare il sacco e dopo anni e anni di silenzio ha raccontato la sua versione sul suo rapporto con Michael Jackson. Quest’ultimo, purtroppo, non potrà avere voce in capitolo, motivo per cui in molti si sono scagliati contro Carter, che ne avrebbe approfittato nel tentativo di tornare a galla:

Non ne avevo mai parlato prima… Questa è la prima volta. Sì, mi manca Michael… Ho trascorso momenti incredibili con lui. Con lui ho fatto cose che nessun altro ha fatto, ma ho avuto anche qualche problema per quel che lui ha fatto a me.

Le dichiarazioni di Carter sono destinate a sollevare innumerevoli polemiche e a riaprire un caso che sembrava essere chiuso, ma in realtà il cantante potrebbe aver rilanciato il trend: accusare Michael Jackson di pedofilia, chissà quante altre testimonianze spunteranno in seguito a questa?

Sì, mi ha dato del vino. Avrei potuto rifiutare, ma avevo solo quindici anni. […] Mi ha dato della cocaina. Mi sono sentito molto strano per questo ed altre cose. Dopo ne abbiamo parlato, ore ed ore, al telefono. Ho ammirato Michael, ma il suo comportamento mi ha disturbato molto. Poi mia madre ha chiamato la polizia…

Cocaina e vino. Ma perché aspettare così tanto tempo dalla morte dell’artista per rivelare questi racconti alla stampa?

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Ultimo aggiornamento: Luglio 1, 2011

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