Belli i tempi in cui l’interpretazione della replicante Rachel in Blade Runner la proiettava verso un sicuro successo nel dorato mondo di Hollywood!

Ma la vita a volte toglie ciò che ha precedentemente dato e la bella Sean Young si ritrovò da un giorno all’altro a dover fare i conti con registi e produttori, che sceglievano puntualmente qualcun’altra per i loro copioni, relegandola di fatto a ruoli minori.

L’occasione di riscatto gliela offrì Tim Burton, scritturandola per il personaggio di Vicky Vale in Batman, ma avete presente il detto “la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo”? Una caduta da cavallo le impedì di rispondere alla chiamata e Kim Basinger prese il suo posto.


Tre anni dopo lo stesso regista la scartò per il ruolo di Catwoman (poi assegnato a Michelle Pfeiffer) e lei si vestì da gatta, presentandosi sul set, con il preciso intento di piantar grane.

Qualche altra apparizione di poco conto per lei nel panorama cinematografico, prima del definitivo ritiro (forzato più che voluto) dalle scene.

Ma ora rieccola qui, per la gioia dei suoi ammiratori, a riprendersi la parte di assoluta protagonista! Peccato però che stavolta non si tratti di un film, ma dell’interpretazione nel ruolo che meglio le riesce: l’isterica guastafeste!

L’occasione gliel’ha offerta la consegna dei premi della Directors Guild of America, tenutasi lo scorso weekend nella sala da ballo dell’Hyatt Regency al Century City.

La Young era li (invitata poi da chi?) visibilmente ubriaca, e non ha trovato niente di meglio da fare che scagliare la sua furia dialettica contro il regista Julian Schnabel.

Alla fine è stata portata via a forza, ma la vergogna deve essere stata tale da convincerla ad entrare in una clinica per alcolisti. Ce la farà? Lo speriamo per lei: non tornerà ad essere una grande attrice, ma almeno in futuro ci risparmierà certe esibizioni pietose!