Sean Connery viaggia ormai verso l’ottantina, ma continua ad essere uno degli attori più affascinanti del cinema internazionale. Un fascino che lo ha portato a far strage di cuori durante la lunga carriera e che nel corso degli anni ha contribuito a ingrossare sempre più il suo conto in banca. E allora la domanda è lecita: che bisogno ha uno come lui di incrementare i guadagni, mettendosi a fare lo strozzino?
Vorremmo poter tanquillizare i suoi innumerevoli ammiratori, dicendo che si tratta solo di un film, ma purtroppo la notizia è uscita dalle pagine di cronaca e, se verrà confermata, l’attore rischierebbe di finire in galera.
L’accusa arriva direttamente dal figlio di un suo amico e socio in affari, al quale Connery avrebbe prestato dei soldi, chiedendo poi di essere rimborsato con cifre 10 volte maggiori.
Il tutto iniziò nel lontano 1972, quando Jean René chiese all’amico Sean di aiutarlo finanziariamente per degli investimenti nel sud della Francia. E il buon Sean da “amico” si trasformò in socio in affari, fino a quando il prestito non poteva più essere risarcito. A quel punto uscì fuori la natura da strozzino dello 007, che per recuperare il credito, cominciò a vendere le residenze avute in pegno dall’amico, tra le quali una villa di campagna del valore di 15 milioni di franchi.
Ma perché la storia viene fuori solo adesso, a distanza di quasi 40 anni? Perché nel frattempo Jean René è morto in seguito ad una grave malatttia ed il figlio, suo unico erede, non sa se ha ricevuto un’eredità di debiti o di soldi da riscuotere.
E allora ecco l’idea: scrivo a quel grande uomo di Sean Connery e chiedo spiegazioni in proposito. Ma dall’attore mai nessuna risposta. A questo punto l’uomo non ha potuto far altro che rivolgersi alla giustizia ed ora Sean sarà costretto a dare spiegazioni di fronte ad un giudice.
Insomma, che fosse un gran tirchio lo sapevamo già , ma addirittura strozzino…