Rocco Siffredi è risultato positivo al Covid-19 e attacca, giustamente, i test rapidi comprati in farmacia a Roma che si sono rivelati non efficienti: l’attore non ha infatti mai preso sottogamba il virus e anche prima di partire per Roma per motivi di lavoro, si era sottoposto insieme alla moglie Rosa ad un tampone molecolare, risultato negativo.
Rocco Siffredi contagiato a Roma
La pandemia di Coronavirus ha avuto un forte impatto su qualsiasi settore del mondo dello spettacolo, e sebbene in Ungheria dove risiede Rocco Siffredi il porno abbia continuato a lavorare normalmente prendendo precauzioni, l’attore ha smesso di lavorare sul set da quando è scoppiata la pandemia. Insomma, il suo approccio è sempre stato di alta attenzione nei confronti di possibili contagi, per questo, nelle parole riportate dall’Ansa, è palpabile lo stato d’animo stressato di Rocco, il quale ha spiegato:
I test rapidi per rilevare il Covid-19, anche se costosi e comprati in farmacia, sono inutili e dannosi. State attenti, non fidatevi. Siamo partiti da Budapest negativi al 100%. Avevamo fatto i test molecolari.
La sua positività ha dato vita a un vero e proprio focolaio di contagi nella sua famiglia, ora in quarantena a casa a Budapest: secondo Siffredi il contagio sarebbe avvenuto a Roma, molto probabilmente il 16 ottobre, quando ha presenziato ad una cena. Per scrupolo, prima di tornare a casa, avev comprato in farmacia alcuni medicinali da banco e test per verificare la una eventuale positività .
Un focolaio in famiglia e tra i collaboratori
Rocco Siffredi era venuto a Roma per presenziare ad alcuni incontro legati ad un biopic a puntate sulla sua vita che dovrebbe uscire nel 2022 e che attualmente è in fase di scrittura e di casting. Racconta:
Io e mia moglie abbiamo iniziato ad avere sintomi influenzali e siamo rimasti in casa. Per ben due volte i test comprati in Italia hanno dato esito negativo. Dopo il secondo tampone ci siamo tranquillizzati e abbiamo riabbracciato i nostri due figli, Lorenzo di 24 anni e Leonardo di 21.
Il giorno dopo anche i due ragazzi hanno iniziato a mostrare sintomi. Qualcosa non andava e quindi la famiglia ha deciso di sottoporsi al tampone molecolare.
Abbiamo deciso di fare anche un test molecolare e alle ore 18 ci hanno chiamati dal laboratorio per comunicarci che eravamo tutti positivi, anche la fidanzata del mio figlio grande, la nostra domestica e il marito. Siamo infetti e con sintomi, tutti.
Tutto ciò nonostante le precauzioni sempre prese nel tempo: un segno, quello che è accaduto a Rocco Siffredi, di come non debba mai essere abbassata la guardia.