Meritano una standing ovation ed applausi a Venezia non solo perché sono stati onorati entrambi con un Leone d’oro alla carriera, ma perché sono due leggende di Hollywood, professionali ed incredibilmente alla mano legati da una lunga amicizia e stima professionale: parliamo di Jane Fonda e Robert Redford.
Nessuna lacrima è stata trattenuta tra i due, vi è affetto sincero e come regiremmo noi al posto dell’attrice se Robert Redford confidasse di aver prodotto Our souls in the night solo per “poter lavorare con Jane un’ultima volta prima di morire“? Non sarebbe stato facile, va ammesso. Spiega Jane Fonda:
Mai avrei immaginato di trovarmi qui, è un grandissimo onore ricevere il leone insieme a Bob, che ho sempre stimato e amato come attore e regista. Mancavo da Venezia da 50 anni, per me è un nuovo inizio.
E Robert non è da meno dato che racconta:
Non è facile essere in piena sintonia con una persona per 47-48 anni. Mi dispiace parlare in termini di anni ma è così. Vi ringrazio moltissimo di questo premio che mi riporta in Italia. Da giovane volevo fare l’artista e ho studiato per un periodo a Firenze, qui ho un legame speciale”.
La coppia è a Venezia perché ha presentato fuori concorso al Festival il film “Our souls in the night (come anticipato, N.d.R.) di cui Redford è anche produttore. Una delle ragioni alla base della produzione, proprio la voglia di lavorare con lei quasi 50 anni dopo A piedi nudi nel parco. “Abbiamo una lunga storia insieme al cinema. Ho pensato che fosse la storia giusta” ha concluso.