Soffro di fotofobia! Ho vissuto prigioniero in una stanza, al buio, per mesi: non potevo accendere la luce, né vedere dvd o scrivere al computer. Un vero paradosso per un regista che ama i colori accesi e vive in mezzo ai riflettori.
Sono anni che soffro di mal di testa. Vengo da una famiglia, da parte di padre, vittima di questo tipo di dolori. L’anno scorso, dopo la lunga promozione di Volver, quando alla fine ho potuto dedicarmi alla scrittura, sono rimasto quasi fulminato per alcuni mesi dall’attacco di ininterrotte e persistenti emicranie e cefalee.
Niente di autobiografico, nessun mal di testa né intense terapie neurologiche come è capitato a me, ma un romanzesco film d’amore e dolorosi tradimenti in cui però l’oscurità, il buio, avranno un ruolo determinante.