Per fortuna esistono ancora dei cuori d’oro nel mondo dello spettacolo. E Orlando Bloom è tra questi. Infatti Orlando è una delle star che ha aderito alla causa dell’Unicef.
Il suo ultimo impegno benefico l’ha visto in Nepal, nelle vesti di ambasciatore.
Tra ghirlande di fiori e una calda accoglienza delle persone del posto, nei giorni scorsi Orlando ha viaggiato nei distretti occidentali di Kaski e Chitwan ed è andato a trovare i bambini di una scuola sull’Himalaya con cui ha giocato per lungo tempo.
Quattro giorni sono bastati a Bloom – buddista da anni e, forse per questo motivo, vicino a un’esistenza spirituale – per integrarsi con la popolazione locale dell’Asia meridionale, facendosi insegnare le loro tradizioni e lo spirito della comunità.
Nel villaggio di Pokhara, ad esempio, Bloom è stato in compagnia di bambini ciechi. Insieme a loro, ha recitato una piccola parte di un mini dramma che i ragazzi stavano registrando per un programma radiofonico.
Orlando non si è risparmiato e ha parlato molto: l’importanza dello studio, dell’avere dei sogni e dell’ambizioni nella vita, tra gli argomenti trattati.
Non c’è niente di male a parlare di se stessi e dei propri problemi.
E così, un bambino di 10 anni, gli ha risposto:
Io posso essere disabile e avere bisogno dell’assistenza degli altri per fare quello che faccio. Ma il mondo che immagino per me stesso resta quello in cui io posso essere d’aiuto agli altri e lavorare per il miglioramento della mia società e del mio Paese.
Una bella soddisfazione per Orlando che, solo pochi mesi fa, è stato designato dalla rivista “Cosmopolitan” come il più desiderato dal gentil sesso.
Insomma, un raro caso di uomo bello fuori e dentro.