Bello e dannato, Hollywood è piena di tipi così, ma mai nessuno come lui è stato capace di essere tanto bravo sul set quanto dissoluto nel privato. Stiamo parlando di Mickey Rourke e della sua naturale capacità di mettersi nei guai, che lo ha portato nel corso degli anni ad un triste e lento declino.
L’ultima volta che ne abbiamo sentito parlare è stato in novembre, quando ha avuto l’ennesimo problema con la giustizia americana, per guida in stato di ebbrezza (e sai che novità!).
Arrestato e rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di mille dollari, ha dovuto subire un processo, concluso in questi giorni, nel corso del quale ha preferito patteggiare la pena, pur ritenendosi innocente.
I fatti. Erano le 4 del mattino e Mickey tornava a casa a bordo della sua vespa, in compagnia di una ragazza bionda, quando una pattuglia della polizia di Miami lo ha beccato a zigzagare da una corsia all’altra. Gli agenti hanno poi dichiarato che l’attore aveva
gli occhi umidi, difficoltà ad esprimersi ed un forte odore di alcol.
Diversa la versione di Rourke che ha ammesso di aver fatto un’inversione ad U ad un semaforo rosso, ma ha sempre negato di essere ubriaco al momento dell’arresto:
Alla stazione mi hanno fatto la prova con il lapis davanti agli occhi. Poi mi hanno fatto il test dell’alito, tipo sette volte. E il risultato era sempre al di sotto del limite. Avevo bevuto due cose diverse ore prima dell’arresto.
Quale sarà la verità? Beh, a giudicare dai precedenti dell’attore è difficile credere che abbia bevuto “solo un paio di cose”, ma per contro, bisogna riconoscere che il tasso alcolico nel suo sangue era di poco superiore al limite consentito dalla legge. Che abbia ragione lui quando dice:
Sono amico della maggior parte dei poliziotti della città, e mi hanno detto che il tizio che mi ha fermato non è neanche simpatico ai colleghi. È uno stronzo di 180 chili inabile al servizio.
Fatto sta, comunque, che per uscire pulito da questa storia, ha dovuto patteggiare la pena, accettando di pagare una multa di 1200 dollari e di svolgere 50 ore di lavori socialmente utili. Ma ce lo vedete Mickey Rourke per le strade di Miami con ramazza in mano e divisa da netturbino? E infatti non lo vedrete, perché gli è stato consentito di pagare 10 dollari per ogni ora che avrebbe dovuto prestare al prezioso servizio.
Beh, Mickey, per stavolta te la sei cavata, ma toglici una curiosità: chi era la bionda che ti portavi dietro?
Non chiedetemi come si chiama. Non ho idea di chi fosse. L’ho conosciuta in un locale e non l’ho più vista.
Alla faccia della sincerità!