Proporsi come la Marilyn Monroe dei giorni nostri? Impossibile. Però con il trucco adatto e una serie di scatti firmati da un maestro della fotografia, il risultato può essere accettabile.
Lindsay Lohan si è così cimentata in questa trasformazione che si può ammirare sulla copertina e all’interno del New York Magazine.
Una parrucca bionda e pochissimi veli per emulare la mitica Marilyn. E dietro alla macchina fotografica, un grande come Bert Stern che aveva ritratto la vera Monroe nel 1962. Dopo 46 anni, lo stesso fotografo ha voluto ricordare il mito del cinema mondiale a suo modo servendosi anche della stessa location di quel tempo: un hotel di Bel Air.
Lindsay ha rilasciato anche un’intervista in occasione del servizio fotografico.
Non ho pensato molto prima di accettare. Lavorare con Bert Stern è stato davvero un onore. Quando mi sarebbe ricapitato? E poi non ho avuto problemi a mostrarmi nuda. Mi sono sentita a mio agio. Quando ho visto le bellissime foto del ’62 ho avuto la sensazione di una donna che donava se stessa al proprio pubblico.
Inoltre si è detta affascinata dalla diva, tanto da avere a casa sua numerosi oggetti e quadri che la raffigurano.
Lindsay ha approfittato del microfono offertole per parlare anche della morte del collega Heath Ledger e per paragonarlo, in parte, a Marilyn:
Sono due esempi di come l’industria cinematografica possa distruggere la vita. Farò di tutto perché questo non accada anche a me.
Difficile crederle, dopo aver assistito ai suoi vari ricoveri in clinica per disintossicarsi e alle numerose infrazioni collezionate perché beccata ubriaca alla guida. Ma il fotografo ha assicurato che
A differenza del servizio con Marilyn, questa volta non c’era nemmeno una bottiglia di alcol sul set.
Che grave torto alla Lohan…
Bellissima *-*