Le confessioni di Jodie Foster

Una sfolgorante carriera, due bambini, un’omosessualità dichiarata, una compagna accanto e molto altro appare sul nuovo numero del magazine Parade che pubblica un’intervista esclusiva con l’attrice 45enne Jodie Foster.

Tra l’altro, è stata appena confermata una presenza a Roma di Jodie. Infatti, il prossimo aprile, l’attrice parteciperà alla seconda edizione di “Aspettando la Festa”, il progetto voluto dalla Fondazione Cinema per Roma e qui si improvviserà insegnante per gli allievi italiani.

Ma torniamo al magazine. La copertina di Parade esordisce con un titolo che è tutto un programma: “La complicata vita di Jodie Foster”. E andiamo allora a vedere nel dettaglio…


Jodie ha parlato del suo esser stata bambina prodigio:

Non ho avuto un’infanza normale. Essere un bambino prodigio ti porta spesso a vivere in solitudine. Sei diverso da tutti gli altri bambini e senti la mancanza di una vita insieme agli altri tuoi coetanei. Spesso la gente non capisce ciò.

Sulla sua lunga carriera:

Lavoro da più di quarant’anni, e a volte mi fermo e dico “Cosa diavolo sto facendo?” Fantastico su come sarebbe stata la mia vita se avessi fatto altre scelte.

Sul suo essere mamma:

In certi momenti della mia vita non sapevo cosa volevo realmente. E quando sono nati i miei figli, ho iniziato anche a chiedermi se sarei stata capace di essere una buona madre per loro.

E il rapporto con sua madre:

L’amore dei genitori nei confronti dei figli è qualcosa di straordinario. Non credo che la cosa inversa abbia la stessa potenza. Eppure la vita di mia madre è andata avanti anche grazie alla mia. Lei non ha avuto le mie stesse opportunità. Ho dovuto quindi prendermi cura di mia madre, svegliarmi presto la mattina e andare a lavorare anche per lei.

Un bello sfogo per l’attrice due volte premio Oscar e vincitrice di un Academy Award che può tirare un sospito di sollievo anche nella sua vita di tutti i giorni. E’ stato infatti arrestato Michael Smegal, l’uomo che da anni perseguitava Jodie con lettere di minaccia.
Cose che, “normalmente”, capitano…

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