Siamo abituati a pensare a loro come appartenenti ad un mondo superiore in qualche modo al nostro, costellato di successo, soldi, soddisfazioni personali. E invece le star di Hollywood ci hanno spesso mostrato il loro umano dove l’insoddisfazione regna sovrana, dove il poter avere tutto e subito sfocia spesso in eccessi di distruzione ed autolesionismo.

L’attore Heath Ledger è solo l’ultimo caso in ordine di tempo di morte insolita nel mondo hollywoodiano e, pur non conoscendo ancora le cause che hanno portato il suo giovane cuore a cedere, non si può non interrogarsi sul destino beffardo che attende questi giovani dalle belle speranze che potrebbero avere tutto dalla vita.

Solo qualche giorno fa moriva Brad Renfro, che avevamo potuto ammirare appena adolescente nel Cliente del 1984 e in Sleepers. Una vita segnata da problemi di alcol droga, in un’abitudine ormai consumata delle stelle di far coincidere il successo con l’eccesso.


Restano le mille domande sul perché dello spreco di tanto talento, sui motivi che portano giovani ambiziosi e dotati a incamminarsi su strade impervie, che possono condurre solo verso la morte.

Di solito ci scherziamo su, aspettando l’ultima bravata di Britney Spears o di Amy Winehouse, ma di fronte alla notizia della morte di Ledger si può solo sperere che la storia non si ripeta e che le stelline in questione non decidano di diventare dei miti nell’immaginario collettivo e contorto, morendo giovanissime.

Senza falsi moralismi ragazzi, il mito è un’altra cosa e la morte non è un gioco!

Ultimo aggiornamento: Gennaio 25, 2008