Kasia Smutniak apre il suo cuore e al settimanale “Grazia” parla del passato e del presente. La sua vita dopo la tragedia che ha visto morire Pietro Taricone, padre della figlia Sophie? È certamente cambiata.
Cosa le ha insegnato Pietro?
La libertà, di fare scelte dettate solo dal mio cuore e dalla mia testa. Ho sempre avuto bisogno di compagni più forti di come apparentemente posso sembrare io, pratici, protettivi.
La Smutniak non riesce più a godersi i giorni di primavera:
Quando c’è la pioggia o fa freddo, quello che mi è successo, mi è più sopportabile, come se il sole mi invitasse e una festa a cui non me la sento di partecipare. Pietro era davvero uno diverso. Io non sono e non ho mai fatto proprio niente di speciale.
Per fortuna, accanto a lei, il nuovo compagno Domenico Procacci:
È iperattivo, non a caso abbiamo tanti interessi in comune, a cominciare dalla montagna. Però a differenza di me ha un equilibrio reale. Altrimenti non avrebbe l’umanità e l’intelligenza di capire che il dolore con cui convivo non toglie niente al nostro legame, e il nostro legame non toglie niente a quel dolore.
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