In qualunque avventura si butti, riesce sempre ad avere successo. E’ così da quando aveva solo 10 anni e cantava nel coro della chiesa in un angolo sperduto del Tennesse.

Poi l’esordio nel Mickey Mouse Club con Britney Spears e Christina Aguilera e l’inizio di una carriera brillante che lo porterà in cima alle classifiche discografiche. Stiamo parlando di Justin Timberlake, l’enfant prodige diventato ormai grande ed ancora sulla cresta dell’onda.

Per lui non solo musica, ma anche moda e cinema, in un escalation di successo destinata a continuare per chissà quanti altri anni ancora. Ed ora eccolo impegnato nell’ultimo film, che lo vede recitare nel ruolo del cattivo della situazione.


Ricordo il primo giorno sul set, in molti nella troupe hanno impegnato due-tre ore per riconoscermi. Mi sono divertito molto a recitare questa parte. Il mio personaggio era volutamente eccessivo, quasi surreale.

Un ruolo che non gli appartiene, ma che ha rappresentato l’ennesima sfida dopo le tante già vinte nel mondo della musica.

I grandi cantanti fanno a gara per avere una sua collaborazione nei propri dischi: dai Duran Duran a Beyoncé fino a Britney Spears e Madonna. Lui dice di divertirsi e anche se la musica è in crisi

Ci sono sempre i concerti che ci raccontano molte storie di successo. Il problema secondo me è che usiamo un barometro sbagliato, non adeguato alle abitudini di chi consuma e ascolta musica.

Ma non è certo un suo problema, visto che finora ha venduto qualcosa come sedici milioni di dischi nella sua carriera da solista. Non male per uno che oltre a fare il cantante si butta continuamente in avventure diverse, non dedicandosi esclusivamente alla canzone.

Anche la sua linea di prodotti di moda va alla grande:

Tutto procede bene. Sono un ragazzo cresciuto in un paesino del Tennessee che ha avuto la fortuna di girare per Parigi, Londra, Milano. Ho cercato di mettere assieme la tradizione del Sud con l’innovazione europea.

Insomma Justin Timberlake è un vero eclettico: non chiamatelo solo cantante!