Ero spaventatissima quella mattina ma ho dovuto farlo. Mi sono concentrata e sono entrata in una sorta di stato di incoscienza e l’ho fatta. Fortunatamente quella è stata l’ultima scena a essere girata e avevamo alle spalle tre mesi di lavoro insieme, e questo mi ha aiutato molto. La sequenza è erotica ma allo stesso tempo deriva da una condizione di amore.
Ho provato di tutto. C’è sempre quella sensazione del ticchettio di una bomba che sta per esplodere, ma quella mattina io e Joaquin abbiamo passato delle ore semplicemente a parlare. E per superare le mie paure, il regista mi ha detto “Perché non metti un po’ di vodka nel tuo succo d’arancia?”.
Adoro stare nuda e faccio qualunque cosa nuda, persino i lavori in giardino. D’altra parte sono cubana, nata in un’isola calda, perché non dovrei?