Nell’ultimo anno ne sono state dette di tutti i colori sulla coppia Clooney–Canalis, ma i diretti interessati il più delle volte si sono ben guardati dal rispondere alle indiscrezioni, preferendo vivere in tutta tranquillità la loro splendida storia d’amore.
Ma per una volta tanto l’ex velina sarda si presenta davanti ai taccuini (per l’occasione quelli di Repubblica) e si sfoga a tutto campo contro le maldicenze sul suo conto:
È come se avessi dato fuoco alla bandiera italiana, non so cosa sia scattato, c’è stata invidia, curiosità. Persino direttori di giornali si sono occupati di me: forse perché non ho mai voluto parlare di lui, ho imparato che la vita privata è privata.
E infatti di sue dichiarazioni ce ne sono ben poche:
Dal primo giorno della nostra la storia mi sono automaticamente lasciata alle spalle tutte le cattiverie. Ho messo barriere di cemento davanti a me: se non elimini tutte queste scorie, non vivi più. Io vivo serena, guardo avanti.
Insomma, la bella Elisabetta se ne infischia di quello che dice la gente, come quando si sussurrava che la storia d’amore con Clooney fosse arrivata al capolinea per via del vizio del poker del divo americano:
Che ridere, nessuno dei nostri amici ha mai giocato a poker. Ma noi smentiamo solo le balle enormi: tipo che ero stata lasciata e piangevo inconsolabile… Le finte notizie “pesanti”.
Già, ora la ex velina non ha bisogno di smentire le balle dei giornalisti ed il merito è tutto del suo George:
Meno male che ho accanto una persona intelligente: quando m’inalbero o mi rattristo, mi fa capire che la gente parla senza sapere e che conta solo la tua sicurezza.
L’unico cruccio riguarda i suoi genitori:
I miei genitori sono la mia unica preoccupazione non m’interessa quello che possono scrivere di me. Ma i miei questi meccanismi non li conoscono, ci restano male. Mia madre mi ha telefonato sconvolta: “Sono andata a comprare la carne e una troupe m’ha inseguita”. Si può inseguire una signora di 60 anni dal macellaio?
Beh si, se è la suocera del brizzolato più affascinante del mondo.