La mia trasformazione? E’ sul red carpet, è fantastico avere tre persone che ti sistemano unghie, capelli e makeup. Dopo tre ore sei bellissima. Ma non è la mia vera vita.
In “Monster” ci fu una trasformazione, ma da allora, ogni volta che ho interpretato donne comuni del ceto medio americano le ho sentite definire brutte indipendentemente da come fossero realmente. La più grande offesa? Nel film “In the Valley of Elah”, perchè quella ero veramente io, senza trucco e col mio colore di capelli.
Sono attratta dalle storie di vita reale più che dagli aspetti glamour. Mi spiace deludere qualcuno, ma se devo fare la poliziotta non avrò mai l’eyeliner, e non mi alzerò mai dal letto con il gloss sulle labbra. Questo non avviene nella realtà, neppure alle più belle donne del mondo.
Ho sempre saputo che non volevo sposarmi, e allo stesso tempo, fin da bambina, sapevo che sarei diventata madre.
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