Ferzan Ozpetek è stata la sua fortuna. Quando più di un anno fa il regista le propose di partecipare a “Saturno Contro”, nessuno si sarebbe aspettato il successo poi ottenuto. Neanche lei. E così, una volta che Roberta, la ragazza fragile ma spudorata e sensuale – protagonista del film – ha convinto pubblico e critica, per Ambra Angiolini si sono aperte le porte del cinema.
Vanity Fair le dedica da oggi la copertina e una lunga intervista in cui l’ex ragazza di Non è la Rai apre il suo cuore.
Perché Ambra non è solo una nuova attrice del panorama italiana. Ambra è una trentenne come tante, che ogni giorno combatte con la vita quotidiana e con la responsabilità di avere una famiglia da curare. Due figli da crescere – Jolanda di quasi 4 anni, e Leonardo di un anno e mezzo – e l’amore – seppur non ancora ufficializzato con la fede al dito – con Francesco Renga.
E mentre attende l’uscita del suo film prevista per l’11 gennaio 2008 – “Bianco e nero“, diretta dalla Comencini e con accanto un marito come Fabio Volo che la tradisce – Ambra ha deciso di parlare di sentimenti al noto settimanale.
A partire dall’argomento “tradimento” che non tutte accettano, mentre lei :«Se fatto con eleganza, sì. Ovvero: devi saper gestire la situazione, sforzarti di non farmene accorgere. A queste condizioni, ci può stare in una storia lunga, fatta di fasi diverse: la “cecità”, all’inizio, poi la convivenza, il periodo “non ti sopporto”. In passato ho buttato via giornate a cercare indizi, una roba alla Csi. Poi, mi sono detta “Ma quanto tempo sto sprecando?”».
Determinata la ragazza. Sarà stato anche l’amore del suo compagno a renderla una donna più sicura. Anche se è la stessa Ambra ad ammette che non è facile portare avanti un rapporto di coppia con un uomo come Renga. «Spesso Francesco è seduto lì, ma non c’è. E’ il tipo che se gli dici: “Senti, ti devo parlare”, si mette il giubbotto e va via. Ho imparato ad accettarlo: se comunicare con lui significa rincorrerlo mentre si arriccia i capelli, pensa e guarda l’infinito, va bene così».
E poi spazio alla maternità – «Per la prima volta, ho sentito che la testa andava in vacanza e che iniziavo a vivere con leggerezza» – e al suo essere icona gay: «Non ho mai escluso la possibilità di una storia con una donna, ma un coinvolgimento chimico non l’ho mai provato. Eppure i complimenti più espliciti li ho ricevuti proprio da loro. Ce ne sono state alcune che, per me, avrebbero fatto follie».
Si vede che, alla fine, Francesco ha avuto la meglio. Chissà perché…
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