Lui, Silvio Berlusconi, continua a parlare di persecuzione e di accanimento da parte dei giudici di sinistra, lei, Ruby R., continua a ripetere di non essere mai stata toccata neanche con un dito dal Premier (pur ammettendo di aver ricevuto del denaro – molto denaro – da lui). Eppure c’è chi giura che la storia è andata diversamente da come ce la vogliono dipingere i diretti interessati, anche se sarà davvero difficile trovare delle prove che dimostrino il rapporto consumato tra il Premier e la ragazzina.
La lingua lunga stavolta non è una fonte anonima, ma ha il volto ed il nome di Nadia Macrì, già finita nelle carte della Procura milanese qualche mese fa, sempre nell’ambito dello scandalo Berlusconi-escort-minorenni. La Macrì si è presentata ieri davanti alle telecamere di Annozero per raccontare la propria versione dei fatti:
Sono entrata nella villa di Arcore e c’era solo una ragazza che aspettava. Era scura di pelle, tipo indiana, molto bella, molto alta e magra. Siamo rimaste in compagnia nel salotto e poco dopo sono arrivati Lele Mora con cinque, sei brasiliane, anche loro molto belle. Poi è arrivato il presidente e c’era pure Emilio Fede.
E fin qui nulla di particolarmente scottante. Ma poi il discorso finisce sul dopo-cena:
Ad un certo punto andiamo in un posto, una specie di privè dove c’è un palo piccolino, con le luci da discoteca. Eravamo lì tutte quante e abbiamo cominciato a ballare e a spogliarci. C’erano anche Fede e Mora, erano seduti sul divanetto a guardarci mentre noi ci divertivamo. E c’era il barista che ci offriva da bere. Ognuno faceva quello che voleva. E poi abbiamo cominciato a levarci la magliettina, i jeans, quelle cose là . Poi qualcuna col seno nudo, io ero a sedo nudo. E c’era questa ragazza qui, la marocchina che aveva un bel seno grosso ed era talmente ubriaca che girava per tutta la stanza.
E poi finalmente la parte del racconto più piccante:
Poi abbiamo fatto il bagno in piscina, dove ci raggiunse il presidente. Nudo. Noi eravamo sei, sette ragazze. Siamo stati tutti quanti insieme a ridere, a scherzare, a toccarci. Poi lui dopo un po’ si è avvicinato ad un’altra camera dove c’è un lettino in cui fai i massaggi e dopo un po’ disse “Avanti la prossima, avanti la prossima”. E ogni cinque minuti noi aprivamo la porta e consumavamo il rapporto sessuale. Una alla volta. Alla fine fui pagata cinquemila euro, dal presidente direttamente. Siamo andate io e questa ragazza marocchina, Ruby, nel suo ufficio.
Per dovere di cronaca ricordiamo che la Macrì ha dichiarato di avere le prove della sua presenza ad Arcore nei giorni “incriminati” e proprio stamattina si è presentata in Procura per essere sentita come persona informata dei fatti.
A quale versione daranno più credito i giudici, a quella della prostituta che dice di essere passata nelle lenzuola del Premier o a quella del Presidente del Consiglio che dice di non aver mai pagato per far sesso? E voi quale campana preferite sentir suonare?