Volutamente in questi due giorni abbiamo evitato di parlare del caso-Marrazzo, non perché l’argomento sia calato di interesse, ma perché, di fronte alla morte di uno dei protagonisti, c’è ben poco da far gossip.
Perché allora torniamo sulla vicenda proprio adesso? Perché il buon Piero ha fatto capolino dalla campana di vetro sotto la quale si è rinchiuso in queste settimane ed è tornato a manifestare le proprie sensazioni. L’ex governatore del Lazio si sente in colpa per la morte della povera Brenda, qualunque sia la causa del decesso (l’autopsia ha escluso lesioni sul corpo ed ha stabilito che sia morta per asfissia).
Suicidio, omicidio o incidente? Lo sapremo – forse – alla fine delle indagini, ma nel frattempo il fragile equilibrio di Marrazzo è stato nuovamente scombussolato:
Tutto il mondo si è distrutto intorno a me.
Ed in effetti il povero Piero ha perso tutto nel momento in cui è venuto a galla il suo vizietto privato. Gli resta la famiglia (e non è poco) ed un cammino difficile da compiere per ritrovare la voglia di vivere. E’ per questo che ha deciso di rinchiudersi nell’Abbazia di Montecassino, lontano da giornali, tv e curiosi. Per lui solo preghiera e lavoro nei campi, dalle 5 del mattino fino al tramonto, come il più umile dei frati.
Ma nonostante tutto, la notizia della morte di Brenda è riuscita ad infilarsi tra le stanze del monastero, vanificando il lavoro sinora fatto da Don Pietro (il suo “padre spirituale”) e dallo psicologo. Gli amici sono preoccupati:
Sta male, non ce la fa a parlare. Scrive qualche sms, ma finisce lì. E’ molto preoccupato per la sua bimba. A scuola le fanno molte domande. Lei una volta ha chiesto piangendo alla mamma ‘perché ce l’hanno tutti con papà, è vero che ha fatto cose cattive?’. Un profondo dolore per lui che non avrebbe mai pensato di farle del male.
Non abbiamo motivo di mettere in dubbio le sue parole, ma forse era il caso di pensarci prima.