Lele Mora difende Berlusconi

Foto AP/LaPresse
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Il Vaso di Pandora è scoperto e di qui a qualche mese ne sentiremo delle belle sull’ennesimo scandalo che si è abbattuto sulla politica italiana e – in particolare – sul nostro caro Silvio Berlusconi.

Non ci sono novità sull’affaire Silvio-minorenni, che tanto scalpore sta creando sui banchi del Parlamento. Per ora siamo fermi alle prime dichiarazioni di Ruby R. ed alla sua parziale smentita, con tanto di corollario del Premier, che parla di spazzatura mediatica e di gesto di generosità da parte sua nell’aiutare una povera ragazza in difficoltà.

Ne sapremo di più di qui a poco, considerando che proprio oggi la ragazzina compie 18 anni e magari proprio mentre noi andiamo online sta festeggiando (con i soldi del Papi?) in qualche locale chic di Milano. Intanto si moltiplicano le testimonianze a favore del Premier, come quella di Lele Mora, coinvolto nella storia ed indagato per sfruttamento della prostituzione:

Berlusconi è un imprenditore meraviglioso, straordinario e il risultato è uno solo: finisco nel mirino perché tramite me vogliono colpire lui.

Quanto ai suoi rapporti con la minorenne, Mora rigetta l’ipotesi della prostituzione e mostra la sua anima da buon samaritano:

L’ho aiutata, perché mi ha raccontato di essere in difficoltà. Mai e poi mai si poteva immaginare che fosse minorenne. Gesti di cuore ne faccio tutti i giorni: provate a trovare un artista che parli male di me. Come mille altre è venuta da me, diceva che era scappata dai genitori, dalla Sicilia. Si scusò anche di non avere con sé un documento. Il problema in Italia è che se aiuti le persone vuol dire fare del male. E io sono davvero deluso, stufo di questa situazione. Per questo me ne sono andato dall’Italia.

E ancora:

Non so se sono indagato. Non so cosa stanno cercando. Ancora Potenza? Ancora Vallettopoli? Allora siamo un’Italia con grossi problemi e andiamo ad attaccarci sulle minchiate.

Sfruttamento della prostituzione: chiamala minchiata!

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