Le corna fanno sempre male. Anche quando te le togli dal capo. Il segno, in fondo, resta a lungo, se non per sempre. Lo sa bene Pietro Taricone che, con la sua compagna Kasia Smutniak, ha vissuto lo scorso anno un’estate turbolenta. Poi la crisi è rientrata, ma qualcosa si è rotto. E per confessare i suoi turbamenti, l’attore ha deciso di rilasciare un’intervista al settimanale Grazia.
Il dolore punto per punto, a partire da quei baci che Kasia si scambiò con Raz Degan, al tempo in crisi con Paola Barale:
La mia anima, da allora, è segnata, ma spesso le cose brutte diventano belle. Sono sempre stato un tipo orgoglioso: riconosco che sia un atteggiamento stupido. Se non impari a perdonare, rischi di restare solo. Oggi Sophie, mia figlia, viene prima di tutto. Per merito suo allenarsi a perdonare è diventato quasi un gesto automatico: è come farsi un muscolo in palestra, ci si allena all’amore. Amo allo stesso modo solo mia figlia. Non credo più all’assoluto, ma al compromesso.
Anche i guerrieri piangono…
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