Far parlare di sé per finire quotidianamente sulle prima pagine dei giornali può essere da furbi, ma farsi beccare per l’ennesima volta senza patente è da cretini integrali!

Secondo voi di chi stiamo parlando? Ma naturalmente di Fabrizio Corona, ancora una volta beccato alla guida della sua Bentley senza il preziosissimo quanto indispensabile rettangolino rosa.

Il fattaccio è accaduto ieri, quando il re dei paparazzi è stato beccato sull’autostrada della Cisa in compagnia di due amici (patentati), che volendo avrebbero potuto guidare al suo posto.

La notizia arriva proprio all’indomani della denuncia apparsa sul sito internet Il fatto quotidiano, dove il giornalista Ferruccio Sansa accusava Corona di guida pericolosa. Sansa racconta di essere stato sorpassato in autostrada da una macchina bianca:

Sembrava un proiettile, probabilmente andava a una velocità doppia rispetto alla mia auto: 250 km all’ora!

Non sapeva chi vi fosse al volante, ma ha avuto modo di scoprirlo qualche chilometro più avanti, nel parcheggio di un autogrill. A quel punto il giornalista ha chiesto spiegazioni:

Sa che ha rischiato di uccidermi? E non è a lei che hanno ritirato la patente?

E Corona si è scusato? Macché! Ha mostrato come sempre il lato peggiore di sé, rispondendo con un secco:

Ma che cazzo vuoi?

A quel punto Sansa non ha potuto far altro che contattare la Polizia stradale, che a quanto pare ha avuto modo di fermarlo, anche se a distanza di qualche ora.

Adesso il bel paparazzo rischia l’arresto ed una condanna ad un anno di carcere per guida senza patente aggravata dalla recidività. Eh si, perché non è la prima volta che Corona cade in tentazione, essendo stato fermato per ben sei volte per lo stesso reato. E allora non ci resta che unirci all’appello di Sansa:

Morire così, schiacciato come un topo, non mi va. Ormai noi italiani non pretendiamo più che siano arrestati i ministri che rubano, ma almeno questo concedetecelo: impedite di guidare a Fabrizio Corona!

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Senza Vergogna, Stelle...perchè?,

Ultimo aggiornamento: Agosto 1, 2010