alessandra mussoliniBufala o no, sapevamo che la vicenda avrebbe avuto altri capitoli da raccontare. Eh si, perchรฉ il solo sospetto che fosse vera la storia del video hard che vedeva protagonisti Alessandra Mussolini e Roberto Fiore non poteva non scatenare un terremoto mediatico e politico con pochi eguali nella storia del Paese.

Un breve riassunto per i meno attenti: venerdรฌ 27 novembre Il Giornale diretto da Vittorio Feltri lancia il sasso nello stagno, pubblicando un articolo dal titolo scioccante “Sesso e filmati, ricatto alla Mussolini. C’รจ un video con il leader Fn Fiore”.

Il quotidiano, tramite la penna di Gianni Pennacchi, spiega che qualcuno ha cercato di vendere il video al giornale, ricevendo come risposta un secco “no, grazie!”.

Il punto di partenza รจ piรน o meno questo e, dopo le dichiarazioni della Mussolini (‘non so se incazzarmi o ridere’) ci aspettavamo che la storia venisse etichettata come bufala, anche se con strascichi pesanti dal punto di vista politico.

Oggi invece arrivano delle nuove succose indiscrezioni che coinvolgono nientepopodimenoche Fabrizio Corona. E che c’entra il re dei paparazzi con la storia del video?

Andiamo per ordine. Nel mese di settembre qualcuno ha contattato Palazzo Chigi, dicendo di essere in possesso di un video hard con protagonisti due esponenti della politica e chiedendo un milione di euro al Presidente del Consiglio. La storia nasce da lรฌ e solo in seguito i protagonisti sarebbero stati individuati in Fiore e Mussolini. E Corona?

Beh, pare che il mitomane di turno – colui che voleva il milione di euro per un video che forse c’รจ o forse no – sia il braccio destro del re dei paparazzi, vale a dire Andrea Cacciotti. Possibile che ci sia l’astuta regia di Corona dietro il tutto? Conoscendolo non ci sorprenderebbe, ma siamo tenuti a riportare la sua posizione, attraverso le parole del legale:

Non c’entro nulla con questa vicenda e non conosco Andrea Cacciotti.

Vedremo. Intanto Alessandra Mussolini si รจ resa protagonista dell’ennesimo show in tv, scagliandosi violentemente contro Gianni Petacchi, autore dell’articolo su Il Giornale, che avrebbe manipolato la situazione per vendere piรน copie. Ed ora la signora vuole un risarcimento pari alle copie vendute grazie al suo volto, da devolvere poi agli istituti socio-educativi di Napoli (e dove altro se no, visto che sta per ricandidarsi proprio in Campania?). Questo รจ quanto, per ora. Alla prossima puntata.

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Ultimo aggiornamento: Dicembre 1, 2009