Matrimonio Chelsea Clinton, i primi dettagli

Manca ormai solo una settimana alle nozze di Chelsea Clinton, figlia di Bill e Hilary che il prossimo sabato dirà sì a Marc Mezvinsky, amico d’infanzia e figlio a sua volta di due politici americani.

Classificato come uno degli eventi – pare – più attesi dell’anno in America, sarà probabilmente anche tra i più costosi. Si dice infatti che mammà e papà non avrebbero badato a spese andando a sborsare una cosa come 2 milioni di dollari, oltre un milione e mezzo di euro. Alla faccia.

Beh, basta fare due rapidi calcoli. Per la location che sarà Astor Courts, un’abitazione privata progetta nel 1902, sarebbe stato necessario firmare un assegno tra i 125mila e i 200mila dollari (96mila e 155mila euro). Il catering invece, che sarà diviso in tre parti – aperitivo, pasto principale e snack notturno – avrà un costo di 500 dollari (386 euro) a persona.

Per i fiori, via ad altri 250mila dollari (193mila euro), mentre per l’accompagnamento musicale, il fotografo per un servizio profesisonale e il filmino, ci vorranno altri 100mila dollari (77mila euro). E l’abito da sposa di Chelsea? Non se ne hanno notizie, ma una nota wedding planner del settore ha assicurato che la famiglia Clinton avrebbe potuto spendere pure 15mila dollari (11.500 euro).

Ancora, l’acconciatura della sposa vale 20mila dollari (oltre 15mila euro), le partecipazioni 50mila dollari (38mila euro), per non parlare di una serie di voci che un matrimonio di noi comuni mortali non prevede, ad esempio la sicurezza.

E in tutto questo, c’è anche una storia che fa sorridere, come quella della giovane Emn Hadda-Friedman che, proprio il 31 luglio, salirà all’altrare con il suo amore. Guarda caso, il sì avverrà nello stesso giorno, allo stesso orario e a pochi passi da quello di Chelsea. Un matrimonio, quello della sconosciuta, programmato da due anni e che ora rischia di veder andare qualcosa storto a partire dagli sbarramenti di strade. Si prevedono infatti grosse difficoltà per i parenti e gli amici della ragazza intenzionati, ovviamente, a raggiungere la chiesa. Quando si dice la (s)fortuna…

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