Cosa accadde realmente nell’appartamento di Via Gradoli in quel pomeriggio afoso di inizio luglio, quando Piero Marrazzo venne sorpreso a trastullarsi con un trans? Forse non lo sapremo mai, ma è interessante per ora ascoltare le varie campane, in attesa che (magari!) l’ex Governatore del Lazio si palesi davanti ad una telecamera per raccontare la sua versione.
Ieri abbiamo dato spazio alla testimonianza di Carlo Tagliente, uno dei carabinieri-ricattatori coinvolti nella vicenda, mentre oggi a finire in prima pagina sono le dichiarazioni di Natalie, il trans sorpreso sul più bello con il povero Piero e poi finito nel video incriminato:
Ero a casa con Piero, così io lo chiamo, sono venuti due caÂrabinieri in borghese, ossia CarÂlo e quello bellino. In quell’occaÂsione, eravamo insieme in intiÂmità , quando hanno suonato al campanello. Mi sono trovato davanti i due carabinieri in borÂghese, che mi hanno fatto vedeÂre il tesserino. Carlo ha chiesto se stavo con qualcuno, io gli rispondevo negativamente. Loro sono entrati, dicendo che alcuÂni amici miei gli avevano riferiÂto che io avevo un cliente e che gli interessava molto vederlo. Quindi, in camera da letto, hanÂno visto Piero in mutande (bianche).
Bella scenetta davvero! A quel punto il trans veniva obbligato ad uscire sul balcone (e meno male che eravamo nel mese di luglio!), mentre i due restavano all’interno della stanza con Marrazzo:
Sono stati a parlare circa 20 minuti mentre ero costretta a stare in balcone. Poi mi faceÂvano rientrare. I due carabinieÂri, pertanto, alla mia presenza, minacciavano Piero, dicendogli che se lo avessero portato in caÂserma perché stava con un tranÂsessuale gli avrebbero rovinato le carriera. Io pregavo Carlo di non portare Piero in caserma ma di portare me, perché altriÂmenti lo avrebbero rovinato.
E invece il povero trans è finito di nuovo sul balcone ad ammirare dall’alto le bellezze della Capitale, prima di essere riammesso in casa:
Vedevo che i due carabinieri continuavano a parlare con Piero che sembrava molto imbarazzato e nervoso. Dopo al massimo 5 minuti mi hanno consentito di rientrare dentro e io ho sentito che Carlo voleva 50.000 euro per lui e 50.000 euro per l’altro carabiÂniere. Volevano i soldi subito, ma Piero non li aveva. Dopo che i due carabinieÂri se ne sono andati Piero mi ha ha confidato che i predetti gli avevano rubato oltre 2000 euro dal portafoglio. Non so se hanÂno preso altro. Volevano portaÂre via anche il mio computer ma alla fine hanno desistito perÂché li ho minacciati di chiamaÂre la polizia.
Come terminò quella movimentata giornata?
Piero, dopo circa 5-10 minuti, se ne è andato. Era molto agitato e preoccupato. Quando sono venuti da me i due carabinieri e hanno sorpreÂso Piero non c’era droga. RibadiÂsco che durante le circostanze che Piero è venuto a casa mia nessuno ha girato alcun video. Non posso però dirvi se Carlo e l’altro carabiniere abbiano riÂpreso qualcosa, ossia abbiano girato il video nel momento in cui mi hanno chiuso fuori, perÂché fecero in modo di chiudere anche la tenda. Mai Piero ha portato cocaina con lui e mai io gliela ho data.
Questa è la versione di Natalie, ma siamo certi che i dettagli non finiscano qui. Alla prossima puntata.
In questo articolo, da cui mi distacco in maniera particolare quando si parla della nobiltà d’animo di Berlusconi (????), dove si asserisce che Marrazzo si sia autosospeso impropriamente (ma come abbiamo visto si è dimesso come ci si aspettava, segnando quindi la definitva fine della sua carriera politica), ho trovato qualche spunto per un buon dibattito…
http://www.loccidentale.it/articolo/la+sospensione+gattopardesca+di+marrazzo+svela+la+debolezza+del+pd+.0080483
http://www.facebook.com/pages/LOccidentale-Orientamento-quotidiano/153413827518
Che ne pensate?Berlusconi sapeva eppure ha taciuto, per nobiltà d’animo si dice qui, per tenere sotto scacco secondo me…