Tutto il mondo è paese e se non hai un santo in Paradiso non vai da nessuna parte. Ma se a raccomandare qualcuno è la première dame francese in persona, allora le polemiche si sprecano, tanto da varcare i confini nazionali.
Eh già, stavolta Carla Bruni non ha trovato il consenso dei connazionali, quando qualcuno ha ipotizzato che dietro la nomina di Francois Baudot ad Ispettore Generale della Cultura ci sarebbe in realtà la mano dell’ex topo model.
Il signore in questione, amico di vecchia data della Bruni, aveva già tentato la scalata politica, ma la sua candidatura era stata respinta, per essere riesaminata ed approvata dopo le pressioni del Presidente francese, maritino di Carlà.
E pensate che lei non abbia minimamente influito nella scelta? Difficile da credere, tanto più che in Francia sono in molti a pensare che la modella italiana abbia sottomesso Monsiuer le President, come conferma un membro del Parlamento:
Nicolas è soggiogato da una moglie modella, che è più ricca e famosa di lui e che rappresenta una sorta di “trofeo di guerra” dal momento che proviene dalle fila della sinistra.
Insomma, i francesi non sanno più se il loro Presidente sia Nicolas Sarkozy o la bella moglie, tanto che i giornali d’oltralpe parlano di lei come della nuova Maria Antonietta. Lei si difende:
Io non sono il potere che si nasconde dietro al trono. Non so come si possa immaginare mio marito come un cagnolino facilmente influenzabile. Noi non parliamo di politica perché non ho nessuna competenza in materia.
Non avrà competenze in materia, ma a quanto pare la signora ha tutte le armi per caldeggiare le candidature degli amici e magari tra un trastullo e l’altro tra le lenzuola ci scappa pure un “amore, che ne diresti di…”. E, come dice il proverbio, tira più un pelo di Carlà che un carro di buoi!