Pensavamo che la preoccupazione maggiore per Sarah Palin fosse quella di veder spuntare fuori foto osè, risalenti al periodo in cui si divertiva a fare la reginetta nei concorsi di bellezza e invece pare che il suo armadio nasconda scheletri ben più gravi.
Finora era riuscita a ribattere colpo su colpo alle accuse di stampa ed avversari politici, ma dubitiamo che riesca a difendersi dall’ondata di nuovi scandali che la sta travolgendo in questi giorni.
Ad agitare le acque è il National Enquire, tabloid americano che è riuscito ad avere interessanti testimonianze riguardo al passato (ed al presente) della candidata alla vicepresidenza della Casa Bianca: una relazione extraconiugale, un figlio drogato, una figlia cacciata di casa perché incinta!
Della relazione con un socio del marito si era già parlato qualche giorno fa, nonostante l’indiscrezione fosse stata immediatamente smentita. Ma ora l’Enquire aggiunge qualche particolare piccante alla vicenda, come il nome dell’amante, Brad Hanson, o la reazione del marito cornificato dopo aver scoperto la tresca (ha rotto con il socio e chiuso la ditta, facendo passare un brutto quarto d’ora alla moglie).
Ma le notizie più scottanti riguardano il figlio di Sarah, Track, fatto passare qualche giorno fa per una specie di eroe, che a soli 19 anni è pronto a partire per l’Iraq. A sentire il giornale, il ragazzo sarebbe da tempo dipendente da un antidolorifico, l’Oxycontin (“lo annusa, lo mangia, lo fuma e se lo inietta”), non disdegnando l’uso di altre droghe, anche pesanti. Un tipino tranquillo dunque, che più di una volta ha avuto a che fare con la giustizia.
E passiamo alla pietra dello scandalo, Bristol, la figlia diciassettenne della candidata alla vicepresidenza. I repubblicani ci avevano fatto credere che la gravidanza della piccola fosse stata difesa a spada tratta da mamma Sarah e invece pare che la ragazza sia stata cacciata di casa senza troppi complimenti.
Che dire? Un quadretto familiare niente male per una donna che sembrava non avere nulla da nascondere. E non è detto che sia finita qui.
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