Kate Moss come Naomi: guai all’aereoporto!

E stavolta non venite a raccontarci che è colpa di Naomi Campbell! D’accordo, la Venere Nera è capricciosa come nessuno al mondo, ma se è arrivata a piantar grane su un aereo, un motivo doveva pur averlo, no?

E’ storia di qualche giorno fa: la top model faceva una gran cagnara su un volo di
linea inglese, tanto che è dovuta intervenire la polizia. Lei non ha gradito la presenza degli uomini in divisa ed ha pensato bene di innaffiare uno di loro con uno sputo. Il motivo di tanta rabbia? Una valigia che non si trovava al Terminal 5 dell’aereoporto di Heathrow.

Ebbene, tutta la stampa si è scagliata contro di lei, ma alla luce dei fatti, non aveva poi tutti i torti. Chiedete informazioni in proposito a Kate Moss, costretta a subire lo stesso danno nello stesso aereoporto londinese. Mancavano all’appello otto valigie della modella contenenti gli abiti della sua linea personale e, anche se sei sono state ritrovate e stanno viaggiando verso Los Angeles, resta comunque il problema dell’inefficienza dello scalo britannico.


Non hanno certo di che vantarsi gli inglesi, che hanno speso 4,3 miliardi di sterline per mettere su il baraccone ed avevano promesso 54 banchi per il check-in e la possibilità di gestire 12 mila bagagli l’ora. E forse li gestiscono pure, ma a giudicare dai risultati, lo fanno male, visto che le valigie perdono improvvisamente la via di casa!

Di chi è la colpa? C’è uno scambio di accuse tra la compagnia aerea British Airways e la Baa, società che ha in mano la gestione dell’aereoporto. Di certo è una situazione da risolvere in breve tempo, se non si vuole diventare lo zimbello dell’Europa intera.

Intanto per evitare un altro caso Campbell, Kate Moss ha ricevuto la rispettabile somma di 10.000 sterline, che forse non coprirà il costo delle valigie che ancora mancano all’appello, ma che comunque mette a tacere le polemiche. Almeno finché non passerà di lì qualche altro personaggio famoso!

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